DOMANDA DI SICUREZZA

- Buongiorno.
- Buongiorno, mi dica.
- Vorrei una domanda.
- Certo, dica pure.
- Come, scusi?
- Prego, faccia la domanda.
- No, forse non mi sono espresso bene. Io vorrei una domanda.
- Sì. Ho capito.
- Che cosa ha capito?
- Che vuole farmi una domanda.
- No, non è stato attento evidentemente, le ripeto: io vorrei una domanda.
- Non la seguo. 
- Non mi segue dove?
- Non la seguo nel ragionamento.
- È facile, vorrei che lei mi facesse una domanda
- Perché?
- Ecco! Ad esempio questa. Ne ha altre?
- Di cosa?
- Mmm, quasi: ma non ci siamo ancora. Ne sto cercando una più precisa...
- Io davvero non capisco, si sente bene?
- Uhm. Forse può andare. Mi faccia vedere il catalogo comunque, magari trovo qualcosa di più interessante...
- Che catalogo?
- Una domanda riflessa! Caruccia...
- Riflessa?
- No, ma non mi interessano le domande a specchio. Provi ancora, non perda tempo...
- No, aspetti adesso: le sembro uno che può perdere tempo?
- Le domande riflesse non mi interessano, gliel'ho già detto: ma forse le sembro uno che può perdere tempo.
- Sono stordito. Ma si può sapere cosa vuole??
- Forse! 
- La vuole smettere?
- Ecco, ci siamo quasi! 
- Basta! Vuole uscire di qui per favore?
- Ecco! Bella! Mi piace! Quant'è?
- Non mi dirà che vuole darmi dei soldi!
- Certo! Si pagano prezzi molto più alti per domande di scarsa qualità, soprattutto inutili; in realtà basta un fraintendimento per trovare la domanda giusta. 
- Come vuole. 
- Grazie.
- Ma ora che se ne farà?
- No, grazie, basta così.