IL CONTRARIO DELL'ALBA

- Mi aspettavi?
- Sta sorgendo il sole.
- Cazzo, di già?
- Non ti piace l'alba?
- Credo di sì...Mi è diventata familiare e mi piacciono i colori.
- Anche a me.
- Che fai oggi?
- Non lo so. La solita guerra, immagino.
- Ah! Se ci fosse una guerra non ci sarebbe concessa un'alba così bella. 
- Il sole sorge anche a Gaza, che c'entra. A te sembra normale?
- Cosa?
- Tutto questo. Io mi sveglio con l'addomesticata sensazione che una bomba possa precipitarmi sulla testa da un momento all'altro, che qualcosa distrugga dal niente il mio modo di vedere tutto.
- Tutto? Anche me?
- Tutto. Anche quest'alba. Anche te.
- Però le bombe qui non cadono per davvero. 
- Solo perché non le vedi. I colori dell'alba sono uguali a quelli del tramonto, durano solo di meno.
- E allora?
- E allora tu la differenza tra l'alba e il tramonto di fatto non la vedi. Non è che ti puoi fidare solo degli occhi. Siamo in guerra pure qui, fidati.
- Di solito non fai metafore. Di che hai paura?
- Perdere qualcosa, qualsiasi cosa. Ma mi ci sono abituato in realtà, ogni giorno crollano come stalattiti sciolte amici, relazioni, amori, lavori e tutta la rete di parole che li hanno uniti. È un fatto naturale perché siamo stati educati al disastro; ogni giorno crollano le mie vene e le mie arterie, e non ci faccio caso.
- Non ci si può abituare a una cosa del genere.
- Come fai a vivere diversamente? Siamo solo l'equilibrio tra ossigeno e calcinacci.
- Ti preoccupi dell'equilibrio a prescindere, ti ci affanni pur non avendone nessun controllo. Ecco perché sei ossessionato dai crolli e non dormi. 
- Non sono ossessionato, però è vero: ste cose ti fanno passare il sonno ma anche venire una smodata voglia di dormire.
- Se tutto crolla, com'è che siamo qui? Tra dieci secondi il sole ci coprirà dalla testa ai piedi. Tra qualche giorno tu potresti non esserci. Tra qualche giorno potrei non esserci io. Perché siamo qui?
- Immagino perché non riusciamo a fare a meno di costruire qualcosa; non è disperazione, è un movimento automatico del nostro cervello che ci lascia umani finché non crolliamo anche noi.
- Il tuo punto di vista comporta un paio di rischi, questo lo devi ammettere. 
- Ho difeso i punti di vista di tutti solo per potermene permettere uno rischioso.
- Se ci fosse una guerra non saremmo qui. Io non sarei qui con te. 
- Proprio perché siamo in guerra ci siamo trovati. E poi tenuti stretti.
- Sarà.
- Fidati.
- Qui il sole è sorto.
- O è crollata l'alba.

Her (2013)