LA SVEGLIA, PRESTO.


- Ora che siamo sposati, abbiamo una casa e un bambino che ci gira dentro, sai che pensavo: perché non prendiamo quella casa al mare? Così quando vogliamo staccare da qui possiamo andare lì. Che ne pensi?
- Non abbiamo una casa. 
- Lo so.
- E non abbiamo nemmeno un bambino.
- Lo so. 
- E non siamo sposati né vagamente intenzionati a unirci in qualsiasi forma. 
- Sì sì, lo so.
- E allora perché mi hai fatto sta domanda?
- Bo, per sentirmelo dire. Non ti capita mai di pensare a una cosa che probabilmente non ti capiterà mai di dire e di dirtela in testa? Ora c'eri qui tu e l'ho detta a te. 
- Sì. Una specie. Da piccolo mi immaginavo come sarebbe stato esultare per l'Italia campione del mondo.
- E che facevi?
- Mi mettevo in salotto davanti alla tv, la spegnevo e proiettavo sullo schermo gli ultimi minuti di una qualsiasi Italia-Brasile al cardiopalma, noi avanti 2-1 e i verdeoro in pressione; una traversa, un palo, un infortunio. Immaginavo il fischio finale. Esultavo e correvo ad abbracciare le tende. Fine. 
- Certo facile però...pure in vantaggio.
- Eh, già allora mi piaceva sognare comodo.
- Poi quando abbiamo vinto per davvero che hai fatto?
- Sono rimasto immobile. Poi tutti si abbracciavano e ho abbracciato anche io, ma non è che ritenessi la cosa impellente, anzi...
- Anzi?
- Anzi. Cioè sticazzi. Quello che vivi è sempre molto meno fico della pubblicità che ti sei fatto in testa.
- Ah. E quindi immobile.
- Sì, come quando mia madre si è sposata, ha avuto un bambino e ha avuto una casa. Ha lavorato un sacco per poi rimanere come? Immobile.
- Ok, ma sarà stato bello pensare a quella vita, avere un obiettivo.
- No che non sarà stato bello. Ha sognato per anni la stessa cosa poi quando ne è stata delusa si è svenduta per altri sogni più piccoli sempre più piccoli. 
- Come al mattino spegnere e rispegnere la sveglia cento volte prima di alzarsi?
- Più o meno. Tanto vale svegliarsi subito.
- Vabbè, ma un piccolo sogno nel cassetto aiuta a dare geometria alla vita, è utile. 
- Marito, casa e famiglia lo chiami piccolo? Che cassetti hai a casa?
- Dicevo dei sogni più piccoli. 
- Ah. No quelli sono ancora più inutili, sono rate della noia.
- Perché tu non la vorresti una casa al mare adesso?
- No, che me ne faccio? Sono sveglio!